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Scopriamo assieme… il ROSSO DEL CERRO

In questo articolo vi raccontiamo il ROSSO DEL CERRO DI CANTINE DEL CERRO che abbiamo provato in diretta per voi.

Vino rosso brioso, semisecco. Colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Profumo fragante, fresco, di frutta a bacca rossa. Gusto rotondo, leggermente tannico. 10.5% gradazione .


Un pezzo di storia di Cantine del Cerro.

La cuvée (Barbera, Bonarda e Scorza Amara) fu un’idea di Italo Gasparri, che voleva esaltare la sapidità del Lambrusco riuscendo a fortificare il vino con i due vitigni dell’Oltrepò.

La nostra esperienza con il ROSSO DEL CERRO DI CANTINE DEL CERRO

 

 

Vini del Cerro. Sono vini scelti personalmente da Angelo Gasparri, valutando sia la qualità del prodotto che del produttore. Proponiamo prodotti genuini e un’ampio assortimento, per soddisfare i palati più esigenti. A richiesta, i vini vengono imbottigliati nella nostra cantina con la riempitrice a depressione e sigillato con il tappo corona.

Vigneti sulle rive del Piave

Zona di coltivazione: l’Oltrepò pavese è un’area della provincia di Pavia che deve il suo nome alla peculiarità di trovarsi a sud del fiume Po, in pieno Appennino Settentrionale, territorio geograficamente e morfologicamente molto simile a quello appartenente all’Emilia.

  • Il Bonarda l‘origine del nome Bonarda è incerta. Secondo alcuni autori, il nome deriverebbe dal patronimico longobardo Bono con l’aggiunta di “hard”, che in longobardo significava “coraggioso e forte”. Mentre il nome dell’uva Croatina, la cui etimologia deriverebbe da “croatta” – “cravatta” e starebbe a indicare che il vino ottenuto da Croatina si beveva nei giorni di festa, quando appunto veniva indossata la cravatta.
  • Uva lambrusco: coltivata fin dall’epoca romana è l’uva tipica  nelle province di Modena e Reggio Emilia, in quantità minore nella Provincia di Parma ed in Lombardia nella Provincia di Mantova. Proprio a quel periodo risale il nome, che deriva o da labrum (margine dei campi) e ruscum (pianta spontanea): la vite “la-brusca” sarebbe quella che cresce incolta ai margini dei campi, oppure dalla fusione dei termini labo (prendo) e ruscus (che punge il palato), da qui anche l’origine della parola “brusco”. Questa parola infatti, è identificativo di quella caratteristica tipica dei vini giovani, collegata ad una contenuta acidità e tannicità vivaci e gradevoli. Il Bonarda l‘origine del nome Bonarda è incerta. Secondo alcuni autori, il nome deriverebbe dal patronimico longobardo Bono con l’aggiunta di “hard”, che in longobardo significava “coraggioso e forte”. Mentre il nome dell’uva Croatina, la cui etimologia deriverebbe da “croatta” – “cravatta” e starebbe a indicare che il vino ottenuto da Croatina si beveva nei giorni di festa, quando appunto veniva indossata la cravatta.
  • Il Barbera: è originaria del Piemonte, la comparsa storiografica è datata 1512.  Tuttavia è una delle uve più diffuse in Italia e si è adattato molto bene alla zona dell’Oltrepò pavese. I vini prodotti con la Barbera hanno tutti una elevata acidità e bassi contenuti di tannini, generalmente leggeri, astringenti e dai gusti aspri e fragranti.

Se vi abbiamo incuriosito, potete provare il nostro ROSSO DEL CERRO DI CANTINE DEL CERRO prenotandolo sul nostro sito.

Simone Gasparri

 

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